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Diario di Viaggio - Lussemburgo, Belgio , Olanda - agosto 2011

Ultimo Aggiornamento: 17/10/2011 14:10
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17/10/2011 14:10

DIARIO DI VIAGGIO 16/08/2011 - 1/09/2011

Un lungo percorso attraverso Francia, Lussemburgo, Belgio, Olanda e Germania

Mercoledì 17/08/2011
Oggi abbiamo affrontato la prima sosta di questo viaggio. Era nel bellissimo paese di Bourg-en-Bresse, vicino a Lione, in Francia. Una piccola cittadina dal retaggio medievale nella quale abbiamo soggiornato per una sola notte in un graziosissimo Hotel Ibis.
Stamattina abbiamo fatto una passeggiata per le vie della città, costellate di innumerevoli negozietti e vie incredibilmente profumate, imbattendoci anche in un grande e affollato mercatino. Vicino all'hotel c'era poi il bellissimo Monastère Royal de Brou, con la sua chiesa davanti alla quale si estende un ampio e curato spazio verde. Nel centro della città le cose più notevoli da vedere sono state l'église Nostre Dame, con le sue vetrate colorate e una lunga serie di sculture in legno raffiguranti molti santi, il grande Teatro e anche il palazzo del comune. Tutto dava l'impressione di essere dipinto sulle pagine di un libro, e anche il paesaggio di questa regione francese non era da meno, con i suoi prati amplissimi e soleggiati irrorati dalla luce arancione del sole.
Persino le stradine del paese erano particolari, infatti sembrava che avessero sparso del profumo nelle vie dei negozi, uno diverso per ogni strada. Inoltre la città era costellata di statue di capponi, evidentemente simbolo del luogo, molto ironiche e particolari: un cappone-soldato, un cappone variopinto, un cappone con dentro una persona...
Dopo questa piacevolissima sosta, siamo partiti alla volta del Lussemburgo, un paese piccolissimo, che è anche il più ricco d'Europa. Quando siamo arrivati all'hotel, un po' fuori dalla città di Lussemburgo, ci siamo infatti imbattuti in una zona industriale molto curata e piena di uffici bancari. Si dice infatti che in questo paese, un edificio su due sia una banca... Domani ci apprestiamo a visitare la città.

Giovedi 18/08/2011
Oggi abbiamo visitato la città di Lussemburgo, molto particolare perché costruita su una sorta di rocca e quindi divisa in modo netto tra la parte superiore, moderna e piena di negozi, e la parte inferiore, più antica e per lo più solo residenziale e costeggiata da un pittoresco canale. L'aspetto della città è ampio e pulito come è caratteristico di queste zone, i negozi sono spesso di lusso o di catene globalizzate presenti ormai in ogni grande città europea, ma una delle cose più piacevoli è stato pranzare in un panificio con un'ottima cucina e gustarsi del pollo e una quiche alle verdure molto ben cucinata a un buon prezzo, vista la nostra ricerca di tenere un basso budget.
Nella città sono molto belli il Palazzo Granducale, le Casemates di Bock, dei sotterranei scavati fra le rocce che abbiamo visitato, la Corniche, una vera e propria cornice che fa da spartiacque tra la parte alta e bassa della città, e la Abbaye de Neumunster, abbazia il cui campanile svetta dal basso delle case della parte antica.
Nel pomeriggio siamo andati nel graziosissimo paese di Vianden, diviso in due da un canale e sovrastato da un grande castello visitabile da cui si gode di una splendida vista sulla valle.
Li tutte le case sono perfettamente ordinate.

Venerdì 19/08/2011
Stamattina siamo partiti alla volta del Belgio addentrandoci in un folto paesaggio verde oscurato dal tempo non favorevole. A metà strada, una volta passato il confine belga, abbiamo deciso di fare una sosta all'Abbazia di Orval, luogo in cui viene confezionata l'omonima birra trappista e anche molti altri prodotti gastronomici come miele e formaggi, che ci siamo affrettati a comprare al negozietto all'interno del complesso. L'abbazia è molto evocativa: la parte visitabile dal pubblico consiste nelle rovine del vecchio monastero cistercense risalenti al XII secolo, in cui si può camminare all'interno della chiesa antica e vedere la fontana di Matilde. Il monastero è infatti legato al personaggio di Matilde di Canossa, che venne in visita in questo luogo dopo la morte del marito. Si racconta, che ammirando il paesaggio, perse la fede nuziale in un torrente, allora disperata, pregò la Vergine Maria di ritrovarla, e vide comparire, nella fontana che oggi porta il suo nome, una trota con l'anello in bocca. Per questo il simbolo dell'abbazia e di tutti i suoi prodotti gastronomici è ancora una trota con un anello in bocca.
Dopo la visita abbiamo mangiato nel ristorante all'esterno, l'Auberge de l'Ange Gardien, dove abbiamo gustato una tipologia di Orval alla spina venduta solo in quel luogo.
Nel pomeriggio siamo arrivati a Ave-et-Auffe, luogo in cui si trova il nostro campeggio, e ci siamo stabiliti in una graziosa casetta di legno piccola e accogliente al confine col bosco.

Sabato 20/08/2011
Stamattina siamo andati a Rochefort, una cittadina molto vicina al campeggio e piuttosto grande. Per le strade c'erano innumerevoli ristorantini e pub, più che negozi, e qualche golosa pasticceria. Dopo pranzo, ci siamo recati a Namur, grande città che sorge alla confluenza di due fiumi, la Mosa e la Sambre, dominata da un'antica cittadella militare. Al di sotto di essa si estende il centro storico pedonale, pieno di negozi delle più conosciute catene commerciali, ma anche di pasticcerie e cioccolaterie, tra cui una che vende cioccolatini a forma di Puffi (Schtrumpf il nome originale), che sono nati in questo paese. Nella Place d'Armes, la piazza centrale, c'era un grande mercatino etnico dai profumi variegati e invitanti, e poco al di fuori del centro, un delizioso negozio di oggetti “stregati”, libri di fate, folletti, gnomi, con splendide illustrazioni, e cuscini, borse di seta, perle colorate, e incensi.
Una volta usciti dalla città, abbiamo costeggiato il fiume in direzione sub imbattendoci in molti paesini pittoreschi per lo più sorti sull'acqua: Wépion, famoso per le sue fragole, Profondeville, che ospita una serie di incantevoli villette sul lungo fiume, e Yvoir, famoso per il gioco della balle pelote nella piazza principale.

Domenica 21/08/2011
Oggi pomeriggio, dopo una tranquilla mattinata in campeggio, siamo andati a visitare il villaggio di Bouillon, un centro piuttosto grande che sorge come spesso accade sulle acque di un fiume, che lo dividono in due parti. Il paese è sormontato da un castello che risale a prima dell'anno mille, e conserva le atmosfere oscure e umide che ricordano il medioevo. Ci siamo addentrati a visitarlo e ci siamo persi nel suo ingorgo di scalini e angoli bui con tanto di soffitti gocciolanti. Poi, al suo interno, abbiamo assistito a uno spettacolo di falconeria in cui un ragazzo ci ha mostrato dei grandi predatori che hanno volato sopra le nostre teste. Varie mostre illustravano all'interno di alcune sale le vicende delle crociate e di Goffredo di Bouillon, personaggio noto nel posto, e spiegavano con cura i sistemi di istruzione dei giovani nel periodo medievale.
Dopo la visita siamo scesi per le vie del paese, costellate come sempre da ristoranti e friggitorie, birrerie e cioccolaterie, anche se spiacevolmente aperte al traffico e quindi un po' rumorose e scomode da percorrere.

Lunedi 22/08/2011
Oggi abbiamo visitato Anversa, dopo un non facile tragitto in auto, a causa della pioggia e dell'orribile stato delle strade, quasi tutte piene di camion e coinvolte da lavori che comportavano pericolosi restringimenti. Dopo circa due ore di viaggio siamo giunti nella città, parcheggiando nell'enorme piazza racchiusa tra le vie Waalsekaai e Vlaamsekaai. Da lì siamo arrivati a piedi, in una ventina di minuti, al centro della città, passando per il quartiere 'T Zuid, ricco di case Art Nouveau. Una volta arrivati in centro, abbiamo pranzato nella Groenplaats, una grande piazza piuttosto anonima, che però offriva la vista della stupenda ed enorme cattedrale della città, il cui campanile si vede in pratica da ogni punto del centro abitato. Dopo pranzo abbiamo passeggiato per la lunga via pedonale dello shopping, il Meir, arrivando fino alla famosa stazione centrale, definita una delle più belle d'Europa poiché sorge in un bell'edificio del 1905. Ma la parte migliore della città l'abbiamo scoperta dopo, aggirandoci intorno alla cattedrale dirigendoci verso il lungo fiume della Schelda, attraverso una via piena di ristoranti, che porta alla piazza del Grote Markt, con al centro la Fontana Brabo, che raffigura il romano Brabo che getta nel fiume una mano del gigante appena ucciso. Nella piazza c'è l'imponente municipio del 1500 e numerosi palazzi delle antiche corporazioni, nonché molti caffè e negozi di cioccolatini. Poi siamo tornati attraverso il lungo fiume, che si è rivelato anonimo e degradato, per non parlare della vista del fiume ostruita da vere e proprie navi, che confermano l'aspetto prevalente della città: un grande porto.
L' attrazione principale del lungo piume è il castello del 1200 di HetSteen con davanti la statua irriverente di un gigante del folklore locale. Tutto sommato l'impressione generale nei confronti della città è un po' deludente, perché appena all'esterno delle vie principali del turismo, il centro appare degradato e pieno di vie deserte. Forse la città meriterebbe di essere vista più approfonditamente, e magari in una giornata di sole...

Martedì 23/08/2011
Oggi siamo andati a Ghent o Gent in francese, una città universitaria delle Fiandre Occidentali. È stata una bella sorpresa dopo la delusione di Anversa trovarsi davanti un panorama unico come quello che abbiamo visto dal ponte Grasbrug: una serie di case delle corporazioni dalle facciate a spiovente che si riflettevano sul fiume, il vecchio palazzo del mercato della carne e quello del pesce, oggi occupato, sembra, da un lussuoso ristorante, e ben tre chiese i cui alti campanili in pietra erano ben visibili da vari punti della città. Abbiamo anche percorso i canali in battello, arrivando fino al bel castello Gravensteen, del XII secolo, una bella fortezza sull'acqua. Poi abbiamo camminato per le vie della città, piene di studenti in bicicletta, allegri ristorantini e friggitorie con tariffe apposite per il portafoglio dei giovani che vivono in città. Oltre ai classici negozi delle grandi catene, tra cui l'ottimo HEMA che purtroppo non credo esista in Italia, ci sono molte cioccolaterie, tra cui l'economica Leonidas, in cui abbiamo comprato una piccola confezione di cioccolatini di ogni tipo al modico prezzo di 5 euro, che ci hanno allietato durante tutta la passeggiata, e notevoli negozi di design, dal vintage al minimalista con animali fatti di pezza e accessori per la casa stilizzati, tutti molto cari naturalmente.
Abbiamo visitato l'interno della Cattedrale di San Bavone (Sint Baafsplein), molto maestosa e piena di opere d'arte, come la famosa adorazione dell'Agnello Mistico di Van Eyck. La cosa curiosa di tutte le chiese in Belgio è il fatto che venga diffusa della musica durante le pause dai rituali, cosicché ogni volta che ne visitiamo una, possiamo ascoltare canti religiosi, musica classica, o addirittura, come è successo in un'altra chiesa di Ghent, musica orientale, poiché era in corso una mostra fotografica sulle missioni in India e Cambogia.
La città ci è piaciuta molto, tanto da invidiare gli studenti universitari che hanno la fortuna di fare il loro percorso di studi qui, un luogo pieno di vita e di stimoli artistici.

Mercoledì 24/08/2011
Oggi ci siamo rilassati in campeggio, facendo il bucato e la spesa nella città vicina di Rochefort, poi nel pomeriggio abbiamo fatto una breve gita a Han-Sur-Lesse, una piccola cittadina a pochi chilometri da qui, famosa per le sue grotte, che attirano numerosi turisti. Il paese è molto grazioso, con le sue casette in pietra, e il quartiere residenziale è a dir poco fiabesco, perché qui molte case usano avere finestre a quadri colorati nello stile dei castelli medievali, e c'è addirittura chi si è costruito una torre tonda con tanto di feritoie nella propria abitazione...
La via principale è ricca di graziosi ristorantini, e per il resto la città è occupata da edifici adibiti ad accogliere le varie tappe dell'escursione nelle grotte: musei sulla speleologia, parchi con animali ecc. Abbiamo visto anche un curioso museo sui mestieri dimenticati, in cui in vetrina c'erano i manichini di un maestro dei primi del Novecento e i suoi alunni con i loro calamai e abachi.

Giovedì 25/08/2011
Per il mio ventiquattresimo compleanno siamo andati a Bruges, piuttosto lontana dal campeggio, viaggio che si è rivelato più lungo del previsto a causa delle noiosissime code che si formano vicino Bruxelles per lavori sulle strade.
Quando siamo arrivati era già ora di pranzo, però ci siamo potuti godere il bel paesaggio del parco del Minnewater, il fiume dell'amore, circondato da piccoli ponti, cigni e anatre che ne percorrono le acque. Un vero paesaggio fiabesco che ci ha introdotto nell'atmosfera della città, tutta costellata di casette in pietra col classico frontone a gradoni, canali, ponti, e bellissime piazze, come quella grande del Markt, il Burg, e anche il Vismarkt, il mercato del pesce. Una delle cose più belle è stato visitare il Begijnhof, l'antico e pacifico quartiere delle beghine, donne che diventavano suore laiche dopo la partenza dei mariti nelle guerre. Un gruppo di case racchiuse in un quartiere chiuso alla vista della città, con un grande spiazzo verde e una chiesa.
Non contenti dei cioccolatini di Gent, ne abbiamo acquistata un'altra piccolissima confezione in una delle innumerevoli cioccolaterie della città, che si susseguono a perdita d'occhio, poi nel pomeriggio ci siamo seduti a un bar e abbiamo ordinato due birre, una che viene prodotta artigianalmente dall'ultimo birrificio di Bruges, e una birra Kwak, che viene servita in un particolarissimo bicchiere a forma di ampolla, molto buona e strutturata.
Ci siamo poi rimessi in moto verso il campeggio, per andare a mangiare a Han-Sur-Lesse, a cui ci siamo affezionati per la sua calma e le sue belle case in pietra a foggia di piccoli castelli. Abbiamo trovato un delizioso ristorantino e ci siamo goduti una cena a base di pesce, in particolare il famoso chilo di cozze, specialità del Belgio insieme alle patatine fritte, che questo popolo si vanta di aver inventato.
Ora ci godiamo l'ultima sera nella nostra casina di legno, con l'albero qui vicino, che abbiamo chiamato Berto, che sospira nel sonno.

Venerdì 26 e Sabato 27/08/2011
Venerdì abbiamo intrapreso il viaggio che ci ha portato in Olanda e ci ha rubato quasi tutta la giornata a causa del traffico che abbiamo trovato sull'autostrada. Di pomeriggio siamo arrivati all'hotel in centro a Rotterdam scoprendo nostro malgrado che tenere la macchina qui costa ben 20 euro al giorno... Alla sera ci siamo addentrati nel centro della città, modernissima e costellata di grattacieli e centri commerciali, e abbiamo trovato un bel posto dove mangiare cibo cinese sano: pollo e verdure al vapore che abbiamo gradito molto. Credevamo che la città fosse sempre così affollata e vivace ma ci sbagliavamo: era l'effetto del venerdì sera. Sabato infatti l'abbiamo trovata completamente deserta e abbiamo scoperto che qui l'orario dei negozi si limita alle 17 o al massimo alle 18, dopo di che le città cadono in un sonno profondo (eccetto naturalmente il venerdì sera in cui si fa baldoria).
Sabato mattina siamo andati verso la zone dello Zeeland (terra di mare), tutta costituita da terra strappata al mare a forza di dighe e prosciugamenti. Il paesaggio che ne risulta è molto pittoresco: pianure verdi affiancate da lunghi corsi d'acqua, mulini e animali al pascolo, nonché paesini composti da casette terratetto una dopo l'altra con i loro tetti a spiovente e le grandi finestre da cui si scorgono arredamenti molto eleganti e al contempo minimalisti, costellati di vasi da fiori e lanterne in stile Ikea.
Il primo paese in cui ci siamo fermati, sotto una pioggia battente alquanto fastidiosa, è stato Zierikzee, un centro piuttosto carino, con il porto caratteristico e un bel centro di stradine acciottolate. Poi abbiamo proseguito per Veere, un paesino davvero delizioso, con una lunga camminata che costeggia le acque placide del Veerse Meer, affollato di gabbiani. Lì abbiamo assistito a un bel mercato del pesce, fatto da venditori di cozze, ostriche, samone e gamberi, tutto da gustare crudo o fritto. Molto maestosa da vedere è la Grote Kerk, la grande chiesa ai margini dell'abitato.
Nel pomeriggio abbiamo proseguito per il capoluogo di questa regione, il grande paese di Middelburg. Turistico e dall'aspetto medievale, caratterizzato dalle solite casette molto graziose e dalle vie acciottolate, ospita un bel municipio con una facciata gotica e svariate chiese. Dopo una lunga camminata intrapresa alla ricerca della nostra macchina, cosa che ci ha permesso di esplorare a fondo la città arrivando fino al canale e al porticciolo, abbiamo proseguito verso una cittadina di mare, Domburg, affacciata direttamente sul Mare del Nord. Dopo aver percorso la via principale
del paese, protetta dal vento da alte dune, e piena di bei ristoranti e bar eleganti, e negozi di articoli da mare e altro, siamo arrivati sulla grande spiaggia, molto ampia e battuta dal vento forte, da cui abbiamo visto il mare.

Domenica 28/08/2011
Stamattina siamo partiti in treno verso Amsterdam. Una volta arrivati alla stazione centrale ha iniziato a piovere, così abbiamo pranzato dentro la stazione in un curioso Fast Food “italiano” chiamato Julia's Pasta, in cui ci hanno servito in un cartoncino quadrato ravioli al pesto e pomodoro, di cui la provenienza italiana era illustrata su un volantino pubblicitario.
Poi ci siamo addentrati nella città, seguendo le vie principali costellate di negozi di souvenir olandesi molto kitsch e innumerevoli turisti, tra cui tanti italiani. Siamo arrivati nella grande piazza Dam, con la residenza della regina d'Olanda, numerosi centri commerciali, e il museo delle cere Madame Tussaud's, abbiamo proseguito giungendo fino al graziosissimo Begijnhof, il quartiere delle beghine, simile a quelli incontrati nelle Fiandre in Belgio, intorno a una piazzetta-giardino curatissima erano situate a ferro di cavallo le case delle beghine, chiuse alla vista della città da due porte sulla piazza Spui. Siamo arrivati fino alla graziosa piazza Rembrandtsplein, e infine, sui canali, strade molto tranquille e estremamente pittoresche, costeggiate da file delle tipiche abitazioni olandesi. Poi, improvvisamente, ci siamo trovati in uno di questi canali nel quartiere a luci rosse, con donne in vetrina e improbabili teatri con spettacoli per adulti, e quasi di seguito, siamo arrivati nei quartieri dei Coffeeshop, dove si può fumare Marijuana, e ci sono negozi con ampia scelta funghi allucinogeni. È quasi straniante questo contrasto tra la vita tranquilla che sembra svolgersi sui canali e questo tipo di quartieri, per altro popolati quasi totalmente dai turisti, incuriositi ed euforici della libertà che qui viene offerta.
Passando per il quartiere ebraico e la piazza Nieuwmarkt siamo poi tornati alla stazione, e finalmente il cielo si è rischiarato, cosa che ci ha permesso di goderci il panorama durante il lungo viaggio in treno fino a Rotterdam, dove siamo tornati a mangiare per la terza sera di seguito nel nostro adorato Daily Wok.

Lunedì 29/08/2011
Stamattina siamo andati a Delft, piccola e graziosa cittadina vicina a Rotterdam, famosa per le sue ceramiche dipinte di blu. Nella piazza centrale, il Markt, colpiti dal vento sferzante della mattina, ci siamo rifugiati nella grande chiesa Nieuwe Kerk, approfittando per visitarla. Come tutte le chiese protestanti che abbiamo visto, presenta un ambiente totalmente spoglio di immagini e statue sacre, e le sedie sono tutte rivolte verso il pulpito del predicatore, al centro della chiesa. In compenso, c'erano delle vetrate molto belle e colorate che rappresentavano la vita di Gesù e alcune sue parabole. Una volta usciti ci siamo diretti all'altra grande chiesa, la Oude Kerk (vecchia chiesa) del Duecento, più spoglia e di minor interesse, affacciata sul bel canale Oude Delft.purtroppo essendo lunedì mattina tutti i negozi erano chiusi, così la città appariva un po' spoglia, ma comunque pittoresca.
A metà mattinata ci siamo diretti a Gouda, patria del formaggio morbido olandese, cosa di cui la città è orgogliosa tanto da appendere ovunque forme arancioni di formaggio, che si possono vedere alzando gli occhi mentre si cammina per le viuzze acciottolate. La cosa più bella da vedere è la grande piazza del Markt in mezzo alla quale sorge il bellissimo Stadhuis, il Comune, del Quattrocento in arenaria con le imposte rosse e bianche.
Dopo pranzo abbiamo proseguito per la zona dei laghi Loosdrechte Plassen, un paesaggio incantato sul quale dei fortunati hanno costruito le loro villette sull'acqua, così belle da meritare ognuna di essere fotografata.
Infine siamo arrivati a Utrecht, incantevole città universitaria nella quale i canali scorrono a cinque metri sotto il livello stradale, permettendo una piacevolissima zona lungo-canale costeggiato di negozi, verso la quale si può scendere con una gradinata che parte dalla strada. Sulla città svetta la Domtoren, un'alta torre di 112 metri. La vista più piacevole resta, come sempre, quella dai ponticelli che attraversano il canale offrendo scorci incantevoli sui caratteristici palazzi olandesi.

Martedì 30/08/2011
Oggi siamo rimasti a Rotterdam nel nostro ultimo giorno di vacanza “ufficiale” se si esclude il lungo viaggio di ritorno, che abbiamo suddiviso in due giornate.
Al mattino ci siamo imbattuti in un grande mercato alimentare con decine di banchi del pesce e tanti gabbiani che li sorvolavano desiderosi di impadronirsene. Poi abbiamo visitato da dentro una delle famose case cubiche di Piet Blom, situate proprio nel quartiere vicino all'hotel. Si tratta di un blocco di case a forma di cubo, con una punta rivolta verso il cielo, quindi apparentemente impossibili da abitare. Impressione che si è rivelata totalmente sbagliata quando siamo entrati nell'unica visitabile, al numero 70: abbiamo visto che i “cubi” sono divisi in 3 piani, il primo contenente un salottino e una cucina, il secondo una camera e uno studio, il terzo uno splendido salottino al vertice del cubo, nel quale si deve stare attenti a non battere la testa...
una volta usciti ci siamo diretti nel quartiere dei musei e abbiamo deciso di visitarne uno, che si è rivelato uno dei più completi e ampi mai visti: il Museum Boijmans van Beuningen, con una collezione d'arte invidiabile e vastissima, che spazia dall'arte antica a quella contemporanea con opere di Bosch, van Eyck, Rembrandt, Rubens, e anche molti pittori italiani del Quattrocento, il cui stile veniva ammirato e imitato da molti olandesi.
Dopo il Quattrocento e Cinquecento si passava ai romantici e agli impressionisti, gli espressionisti e i surrealisti come lo splendido Magritte, pittore belga celeberrimo per il suo “Ceci n'est pas une pipe”, di cui nel museo abbiamo ammirato un uomo che guarda se stesso allo specchio vedendo la propria schiena, e delle scarpe a forma di piede con tanto di unghie.
Dopo aver ammirato alcuni quadri di Dalì, Picabia, De Chirico, siamo giunti a opere dal design modernissimo, come la navetta spaziale enorme che abbiamo visitato da dentro, adattata ad appartamento, nonché una scultura coperta da corde, un divano dalla forma di una montagna... Insomma, una collezione invidiabile, la cui visita ci ha portato via quasi tutta la giornata.
Dopo aver passeggiato per le vie del centro, abbiamo cenato in un bellissimo ristorante italiano, decorato al'interno con marmi, nonché un incredibile soffitto a cassettoni con affreschi in stile rinascimentale. Il nostro tavolo era accanto a una grande libreria in legno molto evocativa. Il locale era molto frequentato ma piacevolissimo, e ci siamo goduti una pizza, per festeggiare la nostra ultima serata qui in Olanda.
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